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Antonio Petronio

Antonio Petronio

Antonio Petronio innova il folk con il pop, lo fonde con il reggae, il funky, il rock, con lo sguardo sempre più deciso a conquistare uno spazio nel campo della World Music

Folk World
Music

Folk World
Music

La musica è
una mano santa!
“This Band’s Explosive Talent and Captivating Performances Are a Testament to Their Soaring Potential”

Chi è
Antonio Petronio

antonio petronio

Nato e cresciuto ad Esperia, in una ridente cittadina situata nelle colline della Terra di Lavoro.  Studia fisarmonica diatonica (organetto) e incomincia ad esibirsi in pubblico, sin da giovanissimo, già all’età di 9 anni come musicista orchestrale.

Dal 2020 Antonio Petronio, forte delle sue esperienze come musicista poliedrico ormai leader e frontman di musica folk contemporanea, trasforma il cuore della sua musica, di matrice tradizionale, in un battito più contemporaneo, attuale con l’obiettivo di comunicare e travolgere tutto il suo pubblico, dai giovani e alle grandi masse.

Il cantautore del Basso Lazio, porta in scena un’inedita proposta musicale che prende il nome di “Ritmo Dissidente”.  Ritmo come il battito e la pulsazione del cuore, Dissidente perché desidera comunicare attraverso il linguaggio della musica folk, come da tradizione anglosassone, temi tradizionali di protesta sociale.

Un concerto innovativo che coniuga il folk con il pop, dando vita a un’originale commistione di influenze, sonorità e generi che coniugano la musica popolare con il reggae, il funky e il rock. Un’iniziativa che, attraverso l’originale contaminazione di culture e suggestioni si colloca nel campo della World Music.

Prosegue così nel suo lavoro di intensa scrittura di testi e musica, focalizzando l’attenzione sempre di più su temi di grande attualità, di denuncia che riguardano l’immigrazione, la sanità, il lavoro e la sicurezza, la povertà, l’avidità e quanto di più intimo quotidianamente tocca gli animi delle persone.

“Ritmo Dissidente” è il pensiero non omologato ai canoni prestabiliti, è libertà di espressione.

Le tappe
della carriera

Antonio
Petronio
Antonio
Petronio
2024

Suona al Premio Strega 2024 a Civitavecchia (RM)

2020

Inizia l'esperienza di "Ritmo Dissidente"

2020

registra un brano nel progetto “Identikit di un territorio” presentato dalla Regione Lazio seguito dal bando “Il sistema Fa Cultura” riconosciuto e collegato al programma “Il sabato di RAI 1” insieme ad altri artisti tra cui Moni Ovadia, Peppe Servillo, Ambrogio Sparagna, Pierluigi Moschitti, Enrico Capuano, Gianni Perilli, Nando Citarella.

2017

con la Blond Record Etichetta Discografica di Enrico Capuano produce l’album Ballatanova, registrato e mixato presso il MAX ROSATI – R&B Analog\Digital Recording Studio.

2016

2016 collabora con Enrico Capuano e la Tammurriatarock.

2011

incide il disco Ballate Ballate con la sua band folk "Etno Project"

2009

incide il disco in Viaggio con l’Orchestra di Organetti "Volano i Mantici"

2008

frequenta il triennio del Corso sperimentale di fisarmonica diatonica presso il conservatorio “Alfredo Casella” de l’Aquila che terminerà nel 2010.

2007

vince il premio International Folk Contest- Etnie Musicali con Interamnia World Music di Teramo.

2003

crea un progetto di musica folk, lavorando su brani di sua composizione e sulla rielaborazione di musiche tradizionali, con uno sguardo rivolto alla contemporaneità.

2001

inaugura la scuola “Volano i Mantici”, un progetto didattico di fisarmonica diatonica, che accompagnerà nei suoi 23 anni di storia, centinaia di allieve e allievi nel percorso di crescita musicale, lavorando sulla sperimentazione timbrica dello strumento, sulle composizioni di musiche e testi rappresentativi del genere folk cosi come lavorerà al progetto “Musica d’insieme”.

In questo solco nasce “l’Orchestra di Organetti” composta da 23 organetti, percussioni e danza.

2000-2002

collaborazione col gruppo gruppo Musicisti del Basso Lazio (MBL).

2000

registra con la Piccola Orchestra La Viola, il brano di Angelo Branduardi e Franco Battiato, “Il Sultano di Babilonia e la Prostituta” dal CD “L’Infinitamente Piccolo”, musiche di Alessandro Parente.

1992-1999

collabora da componente orchestrale con Eugenio Barba ( Odin Teatret), Pino Di Buduo (Teatro Potlach) , Eugenio Bennato, Daniele Sepe, Solis String Quartet, Alfio Antico, Quartetto Flegreo, Riccardo Tesi, Gianni Perilli, Moni Ovadia, Peppe Barra, Franco Ceccarelli.

Anni intensi fatti di partecipazione a centinaia di concerti in Italia e all’estero, esperienze fondamentali per la sua formazione artistica.

1992

suona nella Piccola orchestra La Viola diretta da Alessandro Parente, suo maestro e incide con loro il disco Arovà

2024

Suona al Premio Strega 2024 a Civitavecchia (RM)

2020

Inizia l'esperienza di "Ritmo Dissidente"

2020

registra un brano nel progetto “Identikit di un territorio” presentato dalla Regione Lazio seguito dal bando “Il sistema Fa Cultura” riconosciuto e collegato al programma “Il sabato di RAI 1” insieme ad altri artisti tra cui Moni Ovadia, Peppe Servillo, Ambrogio Sparagna, Pierluigi Moschitti, Enrico Capuano, Gianni Perilli, Nando Citarella.

2017

con la Blond Record Etichetta Discografica di Enrico Capuano produce l’album Ballatanova, registrato e mixato presso il MAX ROSATI – R&B Analog\Digital Recording Studio.

2016

2016 collabora con Enrico Capuano e la Tammurriatarock.

2011

incide il disco Ballate Ballate con la sua band folk "Etno Project"

2009

incide il disco in Viaggio con l’Orchestra di Organetti "Volano i Mantici"

2008

frequenta il triennio del Corso sperimentale di fisarmonica diatonica presso il conservatorio “Alfredo Casella” de l’Aquila che terminerà nel 2010.

2007

vince il premio International Folk Contest- Etnie Musicali con Interamnia World Music di Teramo.

2003

crea un progetto di musica folk, lavorando su brani di sua composizione e sulla rielaborazione di musiche tradizionali, con uno sguardo rivolto alla contemporaneità.

2001

inaugura la scuola “Volano i Mantici”, un progetto didattico di fisarmonica diatonica, che accompagnerà nei suoi 23 anni di storia, centinaia di allieve e allievi nel percorso di crescita musicale, lavorando sulla sperimentazione timbrica dello strumento, sulle composizioni di musiche e testi rappresentativi del genere folk cosi come lavorerà al progetto “Musica d’insieme”.

In questo solco nasce “l’Orchestra di Organetti” composta da 23 organetti, percussioni e danza.

2000-2002

collaborazione col gruppo gruppo Musicisti del Basso Lazio (MBL).

2000

registra con la Piccola Orchestra La Viola, il brano di Angelo Branduardi e Franco Battiato, “Il Sultano di Babilonia e la Prostituta” dal CD “L’Infinitamente Piccolo”, musiche di Alessandro Parente.

1992-1999

collabora da componente orchestrale con Eugenio Barba ( Odin Teatret), Pino Di Buduo (Teatro Potlach) , Eugenio Bennato, Daniele Sepe, Solis String Quartet, Alfio Antico, Quartetto Flegreo, Riccardo Tesi, Gianni Perilli, Moni Ovadia, Peppe Barra, Franco Ceccarelli.

Anni intensi fatti di partecipazione a centinaia di concerti in Italia e all’estero, esperienze fondamentali per la sua formazione artistica.

1992

suona nella Piccola orchestra La Viola diretta da Alessandro Parente, suo maestro e incide con loro il disco Arovà

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